Il prerequisito fondamentale per impostare un training per le Funzioni Esecutive è la raccolta di informazioni in merito al livello di funzionamento del bambino.
E’ importante integrare la percezione di insegnanti e genitori, ottenere la percezione ed del bambino stesso, osservarlo di fronte ai compiti e valutare la sua narrativa.
Una volta circoscritte le aree problematiche, la fase successiva è quella di definire delle priorità di azione da condividere con il bambino e le persone facenti parte del suo contesto di vita.
Si delineano e condividono gli obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Si procede, quindi, con la costruzione del training, i cui ingredienti principali sono:
- personalizzabile, ovvero costruito tenendo in considerazione le specifiche caratteristiche del bambino. Il training può essere individuale o di gruppo.
- In continua evoluzione, mai monotono, ripetitivo, evitando trattamenti stereotipati e ripetitivi.
- Costruito in modo che alla fine di ogni seduta il bambino possa sperimentare uno stato emotivo positivo.
- Coinvolgere più persone facenti parte del contesto di vita del bambino (es. insegnanti, genitori) per favorire la generalizzazione.
- Condividere la terapia con la famiglia.
- Prestare attenzione alle emozioni e lavorare sulla motivazione e la volontà del bambino onde favorire l’adesione al piano di lavoro.
- Dare enfasi alla componente relazionale.
- Utilizzare materiali di vario tipo: carta/matita, computer, giochi da utilizzare in gruppo o individualmente.
- Prevedere anche un lavoro a casa (sotto forma di gioco).
- Accompagnare la stimolazione cognitiva a quella motoria (se possibile associare un’attività sportiva come il karate, il tennis..).
La realizzazione del training è seguita da una valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’intervento.
Si procede, quindi, con una nuova valutazione dei comportamenti e dei domini sui quali si è intervenuti con l’intento di rilevare cambiamenti nella direzione prospettata.